STREET-ART PER COINVOLGERE ED ESPRIMERE: “AD OGNI EPOCA LA SUA ARTE, ALL’ARTE LA SUA LIBERTÀ”

STREET-ART PER COINVOLGERE ED ESPRIMERE: “AD OGNI EPOCA LA SUA ARTE, ALL’ARTE LA SUA LIBERTÀ”

STREET-ART PER COINVOLGERE ED ESPRIMERE: “AD OGNI EPOCA LA SUA ARTE, ALL’ARTE LA SUA LIBERTÀ”

  • Posted by redazionemkm0 redazionemkm0
  • On 10 Maggio, 2023
  • 0 Comments

Durante la due giorni del Festival della SOStenibilità una ventina di studentesse e studenti del Liceo Artistico Manzù di Bergamo realizzerà in tempo reale un’opera murale

Il lasciare un segno fa parte delle esigenze dell’essere umano. Lo ha lasciato nelle caverne alla fine del paleolitico dando vita (inconsapevolmente) alla prima forma di arte della storia; lo ha lasciato sui muri eretti per dividere intere popolazioni come messaggio di protesta; e lo ha lasciato sui muri delle periferie delle città dando vita al fenomeno del Writing.

È così che ho deciso di presentare il laboratorio ad una ventina di studenti della 2^O del liceo artistico Manzù di Bergamo, coinvolti dall’organizzazione per la creazione di un dipinto murale da realizzare durante la due giorni del Festival della SOStenibilità. Accompagnati dalle docenti Alice Rota e Denise Eusebi, con l’aiuto dell’esperienza che ho maturato in questi anni nell’ambito della street-art e della decorazione urbana, il 13 e 14 maggio gli studenti daranno vita ad un’opera murale su una parete temporanea con una performance di live painting, installata sul Sentierone della Città dei Mille.

Il laboratorio in classe …e fuori

Il nostro percorso è iniziato ad aprile di quest’anno quando, dopo aver spiegato al gruppo di lavoro la storia della street-art, focalizzandomi sull’evoluzione dei linguaggi che questa ha subito dalla sua nascita negli anni ’70 ad oggi, assieme al presidente Marco Rossi e alla direttrice artistica del festival Sheela Pulito, abbiamo lanciato il tema del loro intervento artistico: la sostenibilità. Da un certo punto di vista potrebbe sembrare “scontato” in questo periodo, visto che su questa tematica diversi artisti e creativi hanno dato vita a numerose creazioni, molte volte anche in modo banale e superficiale; ma in questa situazione, e devo fare un plauso all’intera organizzazione, non è stato posto alcun veto o vincolo sull’opera, lasciando a loro la totale libertà d’interpretazione artistica della tematica.

Il risultato sarà un lavoro di gruppo, un dipinto di circa una quarantina di metri quadrati, che nascerà dalla sensibilità collettiva di questi ragazzi, con la consapevolezza che questo tema li tocca da vicino. Mentre sto scrivendo queste righe, non ho ancora un’idea chiara di quello che sarà il lavoro finito, è un progetto “work in progress” sul quale stiamo lavorando in questi giorni, ma è probabile che non vedrete rappresentazioni idilliache di un mondo felice, anzi tutt’altro: la classe è stata chiara “non vogliamo fare il classico dipinto stereotipato, il dipinto sarà un’immagine molto incisiva, che farà emergere la necessità di un intervento urgente.

Vernici ecologiche

Per la realizzazione del murale verrà impiegata una speciale vernice minerale ad effetto foto-catalitico, il Soldalit ME della Keim, che mi supporta da alcuni anni nella realizzazione dei miei interventi nei nostri territori. L’azienda produttrice è leader mondiale della produzione di vernici minerali e, oltre a utilizzare componenti ecosostenibili, in questo particolare prodotto aggiunge il biossido di titanio che funge da catalizzatore per innescare la reazione fotocatalitica che converte gli ossidi di azoto e altri agenti inquinanti dannosi (come la formaldeide e l’acetilene) in nitrati innocui per l’ambiente. In questo modo oltre al valore estetico e sociale dell’opera, si aggiunge un forte valore ambientale, in perfetta sintonia con il Festival della SOStenibilità.

Capacità comunicativa di massa

Far realizzare un’opera di Street-Art in questo contesto assume un significato estremamente interessante, perché dà innanzitutto la possibilità a un gruppo di giovani di confrontarsi con questa disciplina, ma soprattutto perché riconosce in questa la capacità comunicativa di massa, anche di un concetto così importante.

Spesso nei vari movimenti artistici vi è la capacità di essere precursori di un mondo futuro: ad esempio la Pop Art è vero che affonda le radici nelle nuove pulsioni sociali di quegli anni, ma forse oggi più che mai, con l’avvento dei social network, riusciamo a concepire i concetti di riproducibilità, di standard e di visibilità presenti in quelle opere; allo stesso modo la storia del movimento del Writing ci insegna che questo nasce come necessità dei suoi “attori” di far emergere il soggetto/la tematica all’interno di una comunità opprimente ed è curioso come, dopo 50 anni, quel che emerge osservando i murales contemporanei è un forte senso di collettività.

C’è una frase in tedesco alla quale sono molto affezionato: “Der Zeit ihre Kunst, der Kunst ihre Freiheit”; è l’iscrizione situata sul palazzo della Secessione a Vienna, opera del giovane architetto Joseph Maria Olbrich, e la sua traduzione in italiano è “ad ogni epoca la sua arte, all’arte la sua libertà”.

Quando avrete modo di vedere il dipinto, pensate a questo verso e ammirate il fatto che siete di fronte ad un’opera libera e figlia di un presente, che troppo spesso ci appare drammatico.

Davide Tolasi

Street Artist e Docente di Urban-design e di Tecnica della decorazione al L.A.B.A. Libera Accademia di Belle Arti di Brescia

Curatore del progetto di Street-Art del Festival della SOStenibilità

0 Comments

Leave Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *